- 7 Aprile, 2015
- Prevenzione
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- Eruzione, carie e malposizione dei denti da latte

L’eruzione dei denti da latte segue una tempistica ben precisa, come si può vedere dallo schema sottostante:

Una corretta igiene orale è importante fin dalla prima infanzia. In passato si tendeva a non dare importanza ai denti da latte, in quanto sarebbero poi caduti per far posto successivamente ai denti permanenti, questo è profondamente errato.
Infatti è fondamentale trattare i denti da latte alla stregua dei denti permanenti, sia per abituare il bambino a mantenere una corretta igiene orale, sia per evitare fastidiose e dolorose patologie, come difficoltà alla masticazione, ascessi ed infine probabili estrazioni, dato che la devitalizzazione dei denti da latte non dà luogo, come per i permanenti, ad una soluzione definitiva.
Una estrazione precoce dei denti da latte ha spesso serie conseguenze, in quanto che essi servono a mantenere lo spazio e a guidare l’eruzione dei denti permanenti: questo costringe ad effettuare lunghe e costose terapie ortodontiche dopo l’eruzione dei permanenti.
Nell’ambito delle patologie dei denti da latte va ricordata la cosiddetta “Sindrome da Biberon” che deriva da uno scorretto uso del biberon.
Lasciare, ad esempio, che il bambino si addormenti col biberon succhiando latte o altre sostanze zuccherine, oppure lasciarlo per ore col ciucciotto imbevute di sostanze zuccherine, è fortemente sconsigliato in quanto provoca spesso la formazione di carie così estese da ridurre il dente ad un monconcino scuro con conseguenti dolorosi ascessi e la necessità di estrazioni. Statisticamente i più colpiti sono i bambini sotto i 3 anni nel settore incisivo.
Per concludere, allo spuntare dei primi dentini, bisogna passare lo spazzolino, ma senza dentifricio, perché il piccolo non ha ancora imparato a sputare.
Attorno ai 4 anni il bambino deve imparare a far da sé, sotto la supervisione di un adulto. Molti batteri possono essere trasmessi attraverso la saliva (cucchiaini, assaggio dei cibi, etc.). E’ quindi indispensabile che anche gli adulti che curano i loro bambini abbiano una bocca sana.
Per quanto riguarda il momento giusto per cominciare il trattamento ortodontico, non esistono regole fisse e prestabilite.
Esistono solo problemi che DEVONO essere risolti il prima possibile. Queste sono:
1) terze classi scheletriche, cioè “mento in fuori” e comunque quando uno o più denti anteriori superiori si trovano all’interno degli inferiori
2) cross-bite, cioè chiusura “a rovescio” o “incrociata”. Quando il paziente, da uno o da entrambi i lati della bocca, chiude i denti dell’arcata superiore all’interno degli inferiori
3) spostamenti dentali dovuti ad abitudini viziate, quali succhiamento del dito, del ciuccio, del labbro inferiore
In tutti questi casi, per evitare problemi più gravi in futuro, si rende necessario un intervento precoce per riequilibrare la crescita e farla andare nella direzione corretta. Risulta chiaro che maggiore è la quantità di crescita ancora disponibile da influenzare (quindi più piccolo è il paziente) migliore sarà il risultato ottenuto.
Nel prossimo articolo, si parlerà di eruzione, carie e malposizioni dei denti permanenti, e come evitare le situazioni più pericolose per i vostri bambini.
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