- 27 Luglio, 2016
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- Il calendario della crescita dei denti dei bambini

Una tappa fondamentale nel processo evolutivo del lattante è la dentizione.
La formazione dei denti nel neonato (o dentizione decidua) è la prima tappa di un lungo processo che ha inizio durante la vita embrionale per concludersi intorno al dodicesimo/tredicesimo anno di vita con il completamento della dentizione permanente.
Tappe del processo di formazione dei denti
- Vita embrionale: crescita verticale degli elementi dentali preformati;
- Dentizione da latte (o decidua): eruzione dei primi dentini tra il quarto e il settimo mese di vita, completamento della dentizione temporanea intorno al terzo anno, arresto della loro crescita e inizio caduta in prossimità del sesto anno di età;
- Cambio della dentizione decidua con quella permanente.
Dentizione decidua
La dentizione da latte è un processo che parte da molto lontano, ha inizio infatti intorno alla settima settimana di gravidanza per concludersi approssimativamente all’età di 3 anni.
Nonostante alla nascita i denti siano già presenti e parzialmente calcificati nelle ossa mascellari la loro eruzione inizierà solo dopo qualche mese.
Tra il quarto e il settimo mese gradualmente spunteranno i primi dentini, normalmente i due incisivi centrali inferiori. Cronologia e tipologia di dente seguono uno schema molto variabile, ogni neonato è un caso unico, alcuni vengono alla luce già con un dentino mentre in altri la comparsa del primo dente avviene solo intorno all’anno di vita.
Intorno al primo anno di vita il bambino avrà un corredo di denti composto da 6 o 8 denti, a secondo della presenza o meno dei due incisivi laterali inferiori.
Nel periodo che va dal 12° al 18° mese di vita entrano in scena i primi molari.
Tra il 18° e il 24° mese compariranno i canini, mentre tra il 24° e il 30° mese la dentatura si arricchirà dei secondi molari.
Nella maggioranza dei bambini il processo di dentizione ha questi tempi abbastanza precisi e segue uno schema piuttosto regolare, ma come detto ogni bambino è un caso a sé.
Quindi non ci si deve allarmare quando si verifica un ritardo in una delle fasi dello schema descritto.
Completata la dentizione da latte per ogni semiarcata dentale avremo:
- 2 incisivi (1 centrale + 1 laterale)
- 1 canino
- 2 molari (primo e secondo molare)
I premolari e i denti del giudizio sono assenti nella dentizione decidua.
Dalla dentizione decidua a quella permanente
Completata la dentizione decidua intorno al 3° anno di vita, il bambino esibirà sino al 6° anno un corredo di 20 dentini da latte, questi sono destinati da questo periodo in poi ad una graduale caduta che darà avvio alla dentizione permanente.
La permuta dei denti è un lungo processo che si protrarrà sino al 12°-13° anno di vita, a quest’età tutti denti da latte saranno caduti e quasi tutti sostituiti con quelli permanenti.
I denti definitivi spuntano con un ordine in genere sovrapponibile a quello in cui sono sorti i corrispondenti denti da latte.
In un’età variabile, tra i 18 e i 25 anni, con la comparsa dei terzi molari (o denti del giudizio) si completa la dentizione permanente che sarà composta da 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 6 molari sulla mascella ed altrettanti sulla mandibola (per un totale di 32 denti).
In alcuni casi i denti del giudizio potrebbero non svilupparsi, in altri casi invece potrebbero spuntare in numero maggiore a quelli fisiologicamente previsti causando una spinta tale sul resto della dentatura che potrebbe portare a denti storti e malocclusione.
Per cui è bene in questi casi procedere ad un intervento di estrazione dei terzi molari in eccesso.
Prevenzione e cura dei denti da latte
Erroneamente da sempre si ritiene che i denti da latte, essendo temporanei, non debbano essere oggetto di attenzione e cura. In realtà invece è estremamente importante intraprendere tutte le azioni necessarie a salvaguardare la salute della dentizione decidua, al fine di scongiurare l’insorgenza di eventuali patologie dentali, come ad esempio le carie, che possono causare infezioni, dolore e addirittura influire sul fisiologico processo di permuta dentale che a lungo termine si traduce in problemi di allineamento/occlusione nella bocca del futuro paziente adulto.
Ma quali sono le azioni preventive da mettere in atto?
Sicuramente una corretta igiene del cavo orale, che dovrebbe iniziare già con il primo dentino da latte, ma comunque, intorno al 1° anno di vita, dovrebbe essere necessariamente pianificato un piano d’igiene con la prima visita odontoiatrica, dove lo specialista informerà i genitori su come procedere alla pulizia dei dentini.
In sede di visita il dentista potrebbe ritenere necessario consigliare la somministrazione di fluoro per rafforzare i dentini e renderli quindi meno suscettibili alla carie.
Al pari di una persona adulta è di fondamentale importanza garantire al bambino un’alimentazione sana e regolare, evitando il più possibile succhi di frutta, bevande zuccherate e rimedi fai da te, come le tettarelle inzuppate di miele, che rappresentano i maggiori responsabili di carie precoci e spesso multiple nei denti da latte.
La carie nei denti da latte: otturazione dentale
Nel caso in cui la prevenzione è fallita o non è stata correttamente messa in atto, causando di conseguenza carie ai denti del bambino, l’unica strada intelligente e percorribile, da considerarsi obbligatoria, è l’otturazione.
È bene, dunque, mettere da parte il luogo comune secondo il quale non vale la pena curare i denti da latte cariati, in quanto sono destinati alla caduta, e rivolgersi tempestivamente al proprio dentista.
In caso contrario questi denti malati saranno destinati ad una caduta non naturale, con il risultato che i corrispondenti futuri denti permanenti, che prenderanno il loro posto, tenderanno a svilupparsi male (denti storti e malocclusione dentale).
Se ciò si dovesse verificare è bene rivolgersi al dentista che potrà correggere questa condizione patologica con l’utilizzo dell’apparecchio.
Sigillatura dentale: chiedi al tuo dentista
Con la comparsa dei denti permanenti un importantissimo trattamento, che purtroppo spesso non viene attuato, è la sigillatura dentale.
I denti molari, per la presenza di profondi solchi che favoriscono l’insediamento al loro interno di batteri e placca, sono i più vulnerabili alla carie.
Una sigillatura preventiva della superficie masticatoria di tali importanti denti scongiura, con elevata percentuale di riuscita, la comparsa della carie.
Si consiglia quindi di rivolgersi al proprio dentista nel momento di passaggio dalla dentizione decidua a quella permanente per mettere in atto un’eventuale intervento di sigillatura dentale.
I controlli dallo specialista dovranno essere regolari, con una frequenza di una o due volte all’anno, per garantire una corretta manutenzione dei denti permanenti che permetterà di bloccare sul nascere eventuali patologie dentali ancora silenti.
Quando rivolgersi al proprio dentista
Oltre alle situazioni precedentemente descritte, che richiedono assolutamente un intervento dello specialista odontoiatra, di seguito vengono elencate determinate condizioni in cui sarebbe consigliato rivolgersi al dentista:
1) nel caso in cui la caduta dei denti da latte non si manifesta è consigliato che questi vengano estratti chirurgicamente per evitare futuri problemi strutturali (denti storti per esempio);
2) stesse problematiche strutturali possono essere causati da una precoce caduta dei denti a causa di processi cariogeni o traumi, in questi casi è utile chiedere un parere specialistico;
3) nel caso in cui la caduta della dentizione decidua si completa in tarda età o i dentini sono colpiti da processi patologici è molto probabile che i denti permanenti cresceranno con macchie sullo smalto;
4) una condizione patologica, poco frequente, che si può manifestare è l’anchilosi. Questa patologia richiede irrimediabilmente e tempestivamente un intervento chirurgico, in quanto i denti permanenti rimangono intrappolati dentro l’osso senza riuscire erompere.
5) se la fuoriuscita di un dente permanente avviene prima che il corrispettivo deciduo non sia caduto si consiglia l’estrazione chirurgica del dente da latte, attendendo comunque prima di procedere tre mesi dall’eruzione del dente permanente.