- 15 Dicembre, 2017
- Novità Studio
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- Impronta ottica digitale: guarda il video!

L’ultima grande rivoluzione in campo odontoiatrico, ormai disponibile anche nel nostro studio, è rappresentata dall’impronta ottica.
Fino ad ora, infatti, l’impronta delle arcate dentali per costruire una protesi veniva rilevata con materiali plastici introdotti in bocca per mezzo di portaimpronte che poi in pochi minuti indurivano.
Come molti di voi avranno sperimentato la procedura non era molto piacevole, a volte per lo sgradevole sapore delle sostanze usate, ma più spesso per il senso di soffocamento e per lo stimolo al riflesso del vomito che tale procedura provocava.
Ebbene, tutto questo non esiste più.
Come funzione l’impronta ottica?
L’impronta ottica viene rilevata attraverso uno scanner, un lettore digitale che viene fatto scorrere sopra i denti, così da far apparire l’immagine delle arcate dentali sullo schermo del computer.
L’immagine rilevata viene spedita per mezzo di posta elettronica agli odontotecnici, deputati alla costruzione della protesi.
Anche gli odontotecnici progetteranno la protesi al computer per poi inviare il progetto a laboratori che costruiranno il manufatto per mezzo di stampanti 3D e fresatori industriali. Anche se il termine “manufatto” non è quello corretto, perché niente viene più fatto a mano, perché
Tutto è computerizzato!
I vantaggi sono enormi, perché vengono eliminati tutti i vari passaggi fonte di imperfezioni, come il materiale da impronta, la colatura in gesso, la ceratura e la fusione della protesi.