- 26 Giugno, 2018
- Prevenzione
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- Sempre più sensibili all’ipersensibilità dentinale

Uno dei sintomi più frequenti che lamentano i nostri clienti è quello dell’ipersensibilità dentale, (DH) che proprio in estate, con il frequente uso di bevande e cibi ghiacciati, torna a farsi sentire, con dolori di breve durata, spesso sensazione di freddo, ma particolarmente acuti.
L’ipersensibilità si manifesta attraverso stimoli termici, tattili e chimici e non è attribuibile ad altra patologia dentale, e colpisce in particolare le donne di mezza età.
Uno dei fenomeni scatenanti questa patologia, sono gli stimoli fisici che promuovono il movimento del fluido all’interno dei tuboli dentinali, (teoria idrodinamica), causando appunto la contrazione o distensione dei processi odontoblastici e quindi la stimolazione nervosa che provoca il dolore.
I metodi utilizzati per trattare l’ipersensibilità dentale sono i trattamenti domiciliari, che vengo svolti dal singolo paziente durante la quotidiana igiene dentale, e i trattamenti professionali, svolti in studio.
Gli studi medici svolti dal 1992 al 2016, hanno evidenziato che i pazienti trattati professionalmente con occlusione chimica, fisica dei tuboli dentinali e la fotobiomodulazione hanno garantito maggiori effetti di desensibilizzazione, decisamente più significativi rispetto al placebo, con p<0,00001, p<0,00001 e p=0,02, rispettivamente.
Per i trattamenti domiciliari, invece, i risultati hanno evidenziato che solo nei pazienti trattati con l’occlusione chimica dei tubuli dentinali e la fotobiomodulazione si è registrata una differenza statisticamente significativa rispetto al placebo, con p<0,00001 e p=0,03, rispettivamente.
Risulta quindi evidente che per ottenere una migliore desensibilizzazione è opportuno rivolgersi a trattamenti professionali eseguiti in studio.